martedì 20 novembre 2018

GIORNO 16: ritorno al punto di partenza, Rio de Janeiro - Italia

Stamattina ci siamo svegliati con vista su Copacabana, peccato la  pioggia, ma niente male come risveglio!
Colazione come previsto super...
Ci siamo diretti al "Rio Sul" il più grande centro commerciale di Rio De Janeiro, ma ai brasiliani piace festeggiare, oggi é infatti di nuovo festa nazionale e perciò i negozi aprivano alle 15 (giorno della coscienza negra). (Per tutte le festività brasiliane: QUI)
Passeggiata sotto la pioggia tra le vie di Copacabana e lungomare e grazie ad un coupon gentilmente offerto dal "Rio Othon Palace" per due caipirinha gratuite, ci siamo fermati al "55Copa", proprio accanto all'hotel: una vera scoperta! Locale da poco inaugurato, personale gentile, posizione eccezionale e prezzi incredibilmente contenuti. Io ho preso una salada mignon, ovvero qualcosa che da noi non sarebbe nemmeno concepibile nei pensieri: insalata di filetto di carne, accompagnata da crostini... da noi solo un filetto verrebbe almeno 18€ qui con insalata meno di 10€. Stefano ha concluso la vacanza con una picanha molto buona accompagnata dall'immacabile riso, patatine e farofa, ma qui servita con uovo, come ieri sera.



Con Uber ci siamo diretti in aeroporto, spendendo come ormai abbiamo capito la metà (ieri sera abbiamo optato per un taxi tradizionale per 80 Reais perché più veloce da prendere, sebbene al piano 2 dell'aeroporto Galeao ci sia una zona dedicata solo a Uber).

Poi Vip Lounge "Plaza Premium", convenzionato con Priority Pass, splendido...grande, elegante, ben fornito di tutto.
Aereo in orario. Ci aspetta un volo di circa 11 ore per Francoforte e poi un transito di un'ora e mezza, e un'altra ora per rientrare infine in Italia.


Un altro viaggio si è così concluso, con il suo bagaglio di vita, i suoi ricordi, le sue sensazioni indelebili, belle o brutte che siano, lasciano sempre un segno nel cuore.


Vi aspettiamo per la prossima vacanza, a Capodanno, questa volta nella Costiera Amalfitana...perciò arrivederci al 28 dicembre, data della partenza del nostro road food tour!




Per chi volesse contattarmi per aver maggiori dettagli su questo o un altro viaggio o su i piatti e i ristoranti, mi trovate praticamente su ogni Social 😉...non esitate a contattarmi!

GIORNO 15: arrivederci, Florianopolis!

Nella mattinata abbiamo goduto degli ultimi raggi di sole della vacanza, perché domani, a Rio , danno pioggia.

Florianopolis meriterebbe almeno due settimane, l'isola è grande, le spiagge da vedere sono molte, i quartieri diversi l'uno dall'altro e tutti con una caratteristica meritevole di una visita...solo ieri Jureré ci ha sorpreso con le sue vie e i suoi club alla moda, così come Iglesias ci ha colpito per le innumerevoli palazzine residenziali, nuove, accanto al mare...una settimana per il nord e una per il sud, oppure un ritorno, quello che già vorremmo pianificare noi...non perché Florianopolis sia il Brasile migliore che abbiamo visitato, ma perché ha molto da offrire, coadiuvata da un ottimo clima, l'economia dei locali, le bellezze del luogo. Floripa è senza dubbio uno dei posti del Brasile dove varrebbe la pena trasferirsi, per noi italiani, perché non così distante dal nostro modo di vivere, eppure con il pregio di avere un clima caldo costante, spiagge bellissime e cibo altrettanto buono e a ottimo prezzo, soprattutto per chi come me ama la carne. Non la consiglierei però come metà per chi viaggia in Brasile la prima volta, perché occorre vedere altri luoghi più...come dire....brasiliani, per poter affermare di conoscere un po' questo splendido paese, mi sentirei di consigliarla bensì a chi, come noi, un po' di Brasile l'ha già visto...

A pranzo siamo andati alla "Capetaria Porto Seguro", sulla via principale, luogo pittoresco e giovanile con un'ottima cardapio (menù) dove vengono segnalati gli allergeni (glutine e lattosio) con diverse icone, per me, e per molti come me, una vera manna dal cielo.
Finalmente una buona insalata, ricca, con pollo arrosto sfilettato, pomodori, carote e rapa rossa. Stefano ha provato il piatto "a la minuta" di cui ho letto sui menù solo di qui, che altri non è che la possibilità di scegliere un ingrediente principale, accompagnato sempre da uovo al tegamino, fagioli neri, insalata, pomodori e riso bianco. Solitamente i piatti principali sono per due persone, in questo caso solo per uno, nonostante la ricchezza degli accompagnamenti. Stefano ha optato per il petto di pollo grigliato. Risultato: più che soddisfacente !!


Alle 16 siamo partiti alla volta dell'aeroporto di Florianopolis, con il nostro fido Uber abbiamo speso la metà dell'andata. Volo in ritardo, di nuovo...sempre con "Gol". Provato unico Vip Lounge dell'aeroporto, con un ingresso di circa 10€ a persona e seppur nuovo, decisamente scadente. Inesistente dal punto di vista del cibo e anche del bere. Non c'è nemmeno la birra. Una volta usciti abbiamo capito però che è stata la soluzione migliore perché fuori c'era il delirio, l'aeroporto è piccolo, ma è frequentato da molti turisti perciò gli spazi sono davvero pochi.

Giunti a Rio con circa un'ora e mezza di ritardo, alle 23.30 siamo riusciti ad andare a mangiare finalmente a "O Crack do Galeto" uno storico ristorante e in Copacabana, famoso soprattutto per il galletto, ma noi ci siamo voluti dedicare l'ultima Picanha. Il locale è decisamente vecchio anzi definirlo così e definirlo ancora giovane, meglio sorvolare sulla parte dedicata all'igiene, la cosa importante è che si è mangiato bene e che questo è il Brasile che cerco. Tra l'altro molto gentili perché  la cucina aveva già chiuso e l'hanno riaperta per noi.







Soggiorniamo per questa ultima notte al "Rio Othon Palace" camera 1010, decimo piano con parziale vista su Copacabana. Anche questo un pezzo di storia di Rio de Janeiro. In pieno centro di Copacabana, 4 stelle, si racconta fosse il centro nevralgico della Rio che non esiste più, quella del famoso "Help", la nota discoteca che sorgeva proprio qui accanto (la storia della sua chiusura la trovate qui).  Si tratta di una struttura vecchia seppur ben tenuta, che raccoglie in sé molta storia di questo paese. Abbiamo prenotato con una offerta e speso solo 70€ con la colazione che si preannuncia molto abbondante. Al piano 27 c'è il ristorante e bar "Skylab" con vetrata direttamente sulla passeggiata di Cocapabana, ma chiudendo alle 23.30 non siamo stati in grado di visitarlo.

Pioviggina. Dovrebbe essere così anche per tutta la giornata di domani, anche se la speranza è l'ultima morire....

lunedì 19 novembre 2018

GIORNO 14: Jurere', come a Beverly Hills

La pioggia della mattinata ci ha impedito di andare a Campeche, abbiamo perciò deciso di visitare la vicina Jurere' che con Uber abbiamo raggiunto in 10 minuti; lì a sorpresa abbiamo trovato una zona decisamente VIP, paragonabile alla Beverly Hills americana, con villette una accanto in lunghi viali di palme e ognuna con il suo giardino. Sulla spiaggia si susseguono club esclusivi a cui accedi grazie ad un braccialetto su cui ti vengono addebitate tutte le consumazioni che poi pagherai alla fine della giornata.  Noi abbiamo scelto il "300 Cosmo beach club" decisamente fashion, total white, con un menu tra l'asian fusion e il brasiliano, con accenni di italian style, e noi abbiamo optato per un pranzo leggero con pasteis miste e bolinhos al salmone.


Nel primo pomeriggio ha smesso di piovere così abbiamo deciso di  fare una passeggiata per raggiungere Canasvieiras in circa 40 minuti.  Abbiamo attraversato anche il piccolo centro di Jurere' dove ci sono pochi ristoranti e quasi tutti con proposte di sushi.  Purtroppo il sole non è comparso, ma la giornata è stata piacevole lo stesso.
Da segnalare il nostro stop nel vezzoso "Lila Coffee Bar", a Canasvieiras, dal cui nome si evince il colore predominante...un piccolo bar dal sapore e arredamento vagamente provenzale, dove ho preso probabilmente la mia ultima açai per questa vacanza e Stefano una empanadas di carne. Il caffe propone shots di cachaça (la bevanda nazionale, distillato di canna da zucchero, base della caipirinha, qui chiamata anche caipira) artigianale aromatizzati, molto originali.



Una considerazione non ancora fatta sulla "pousada Tissiano" dove stiamo soggiornando: pulita, nuova, moderna, ma poco efficiente sia dal punto di vista del personale che oltre a non parlare italiano, ma qui nessuno lo parla, non si sforza nemmeno di comprendere. La struttura è completamente asettica, funzionale, ma priva di personalità, comoda alla spiaggia e al centro, ma non mi sentirei di consigliarla anche per la scarsa colazione, che in Brasile è sempre un punto forte, perché locale, fatta di torte caserecce, frutta fresca, tapioca, uova, salsicce, come abbiamo trovato a Arraial, invece qui semplice e non particolarmente ricca.


La vacanza ahimè sta per terminare ...domani lasceremo Florianopolis con il volo delle 19.00 per Rio de Janeiro per trascorrere l'ultima notte e l'ultimo giorno prima del rientro in Italia.

E stasera abbiamo scelto, per l'ultima cena a Floripa: "Cantina e Pizzerai Santa Maria", che dal nome può far venire in mente qualcosa di italiano, in realtà si tratta di un ristorante che propone più specialità internazionali. Noi, per onorare una tradizione ormai decennale, abbiamo preso una pizza con la calabresa,  ma senza mozzarella, per poi dedicarci ad una buona grigliata di carne, anche se non eccezionale come altre in questa vacanza, i tagli di carne erano vari: dalla picanha, alla linguiça, alle costolette d'agnello, decisamente il pezzo migliore, e ancora la fraldinha e il miolo de alcatra, ovvero lo scamone. Questa volta tra gli accompagnamenti qualche novità come la patata sauté, cioè patate bollite (finalmente!) e la polenta fritta.




Domani come ultima giornata ci dedicheremo ancora al sole, che non vedremo poi più per cinque mesi, e ovviamente al cibo…

domenica 18 novembre 2018

GIORNO 13: un po' di malinconia per la vacanza che sta per finire.

Una vacanza é  fatta di colori, di sapori, ma soprattutto di odori...quello dell'umidità tropicale che ti assale appena scendi dall'aereo, i vestiti ti si appiccicano addosso, dopo un viaggio di 12 ore, quando a casa hai lasciato l'umidità dell'inverno e trovi quella del calore caraibico, il profumo dello street food nella metropolitana di Londra, quello del vin brullé nei mercatini di Natale e quello del churrasco fatto sulle spiagge brasiliane, dai baracchini ambulanti, o il queiso fundito che si scioglie nella brace improvvisata di un ragazzo che fa tutto il giorno su e giù sotto il sole...perciò so che tra qualche giorno, nel grigiore della mia stanza da letto, quando mi chiederò se davvero sono stata in ogni luogo di questa vacanza, sarà soprattutto quel profumo che mi tornerà alla mente ...
Ma meglio non farsi ancora prendere dalla malinconia che porta ogni fine di un viaggio e godersi i tre giorni che rimangono....

Oggi siamo rimasti a Canasvieiras, abbiamo camminato per quasi 40 minuti sulla spiaggia, questa volta verso est, abbiamo attraversato l'affollatissimo imbarcadero da dove partono i galeoni delle escursioni...sì, galeoni, perché qui si sale su riproduzioni della Perla Nera con tanto di Jack Sparrow e ciurma a seguito, per navigare di fronte all'isola, in memoria di un'antica battaglia di pirati che si svolse sull'isola.
Camminando siamo giunti alla spiaggia di Cacachoira Do Bom Jesus che si fonde, ad un certo punto, con quella di Canasvieiras, e solo lì abbiamo trovato una zona tranquilla dove sdraiarci. A pranzo abbiamo fatto il percorso a ritroso: solo al centro della spiaggia ci sono le baracche, ma davvero troppo caos, così abbiamo optato per il pranzo al "Terra Santa", proprio nel cuore pulsante della spiaggia di Canasvieiras, ma invece di pranzare sulla spiaggia, siamo entrati. Vetrata sul mare, camerieri incredibilmente veloci a servire, cosa non così scontata in Brasile, menù con alcune novità rispetto al solito, e abbiamo scelto omelette de camarao, pirao de peixe (una sorta di polenta fatta con farofa, verdure e pesce) e indovinate? Riso e insalata...menomale niente patatine! Comunque omelette molto buona! A questo punto vi chiederete se l'unico pesce che esiste in Brasile è il gambero, no ci sono molti altri tipi di pesce (i principali sono le achove, ovvero grosse sarde, i salmoni e i boniti), ma noi da buoni liguri preferiamo mangiare il pesce a casa nostra, perciò optiamo per crostacei o molluschi in generale piuttosto che altri pesci spesso cucinati fritti e non gustosi come i nostri.



La costelha na lenha ha allietato la nostra serata. Ristorante argentino "La parrilla de Carlitos", il locale esteticamente più bello della vacanza, con canne di bambù come soffitto, arredamento in legno, palme e piante sparse definiscono una location quasi da 10 e lode e che ci ha conquistato fin dai primi giorni che ci siamo passati accanto (si trova vicino alla nostra pousada). Costine di mucca cotte lentamente servite con riso, farofa, chimichurri, vinagrette e insalata mista. Come antipasto linguiça affumicata e Stefano ha poi scelto un dolce che ha poco di brasiliano (i dolci brasiliani sono davvero pochi e qui nemmeno tutti i ristoranti lo propongono), ma che a suo dire era una vera delicia, come dicono qua: brownie al cioccolato. Il menù meritava in toto, noi abbiamo scelto in ogni caso bene,
forse solo le quantità potevano essere maggiori...







Domani attendiamo di capire se davvero pioverà per decidere se andare o meno alla spiaggia di Campeche.

sabato 17 novembre 2018

GIORNO 12: Praia do Mole

 Dopo aver provato l'efficacia e la comodità di Uber, quest'oggi abbiamo deciso di utilizzarlo anche per recarci a Praia do Molo e abbiamo speso circa la metà di quello che avremmo speso con un taxi regolare.
Praia do Molo è molto bella, si trova tra due capi e ha la particolarità delle pietre molto scure, quasi laviche, che danno alla spiaggia un sapore esotico. Selvaggia e dal colore ramato, non troppo frequentata nonostante la giornata di quasi festività di oggi, ha quattro baracche tre delle quali molto belle; noi ci siamo recati a quella più a nord dove il mare é più calmo perché accanto alle grosse pietre scure.
La spiaggia si raggiunge dalla strada attraverso un itinerario nella foresta, di fronte c'è un grosso albergo e due fermate del bus che la rendono comunque accessibile anche al resto della zona. Abbiamo pranzato al "Bar do deca" (da noi simpaticamente ribattezzato Bar do checca 😉...perché Praia do Molo è indubbiamente gay friendly) con frango grigliato, ovvero petto di pollo grigliato, le immancabili patatine fritte e il riso in bianco; la baracca è meravigliosa e dà direttamente sulla spiaggia con una vista che non ha paragoni, e propone musica da discoteca che non è la solita samba, il cibo è buono.



Nel pomeriggio ci siamo recati con il bus, in cinque minuti circa, nella zona di Lagoa a ovvero una sorta di lago che altro non è che un'insenatura del mare; lì ci sono due zone molto belle che sono Dunas de Lagoa e Lagoa de Conceição due veri e propri paesi pieni di locali e ristoranti che si affacciano direttamente sul finto lago dove ci si può anche sdraiare sull'erba e fare il bagno.
Con il senno di poi forse avremmo potuto scegliere questa zona come nostra meta di vacanza perché è più vicina al sud dove le spiagge sono più belle, ma comunque è ricca di ristoranti e negozi, a differenza di Canasvieiras é sicuramente meno elegante e più simile al Brasile che abbiamo incontrato ad Arrial.

In serata abbiamo finalmente trovato il modo di gustare una delle specialità che ci eravamo prefissi di mangiare ovvero camarao na moranga, gamberi nella zucca, e non riuscendo a mangiarla ad Arrail siamo riusciti a farlo qui a Floripa, al ristorante "Trilegal" dove abbiamo pranzato l'altro ieri. La specialità è davvero buona ed invitante, una sorta di moqueca cotta dentro la zucca con formaggio, gamberi, panna e latte di cocco, però, per quanto mi riguarda,  é una bomba di latte cosa che a me non fa affatto bene, in ogni caso molto felice di aver provato una nuova specialità brasiliana mai trovata altrove. 😃




L'utilizzo di Uber ci ha fatto ragionare, sempre con il senno di poi, che forse l'ideale per girare l'isola sia quello di noleggiare un'auto direttamente dall'aeroporto perché sicuramente più economico che servirsi dei taxi  e dello stesso Uber; l'isola è grande, le spiagge sono molte e si estendono da nord a sud, e le distanze come già detto sono ampie.

Domani prevediamo di rimanere qui a Canasvieiras per visitare l'altra zona della spiaggia, ci aspetta sicuramente un sabato movimentato da un grande afflusso di turismo soprattutto brasiliano come già accaduto in questi due giorni di festa .

venerdì 16 novembre 2018

GIORNO 11: Iglesias e il churrasco per la Festa della Repubblica

Oggi e' il 2 giugno brasiliano, ovvero la festa della Repubblica,  perciò scuole chiuse e nessuno al lavoro che tradotto in parole povere: spiagge sovraffollate.
Stamattina ci siamo recati a Iglesias, a circa 10 minuti di taxi rispetto a dove siamo noi, per e 40 Reais, e lì abbiamo trovato una spiaggia molto grande prevalentemente frequentata da surfisti visto le onde molto alte; la zona a nord è completamente priva di baracche mentre la zona più a sud ne è piena, così come di ombrelloni. Abbiamo pranzato alla baracca "Di mare" con insalata mista di pollo mango e ananas e pastel du siri e l'immancabile aipim.



La scelta di andare ad Iglesias, che si è rivelata un'ottima scelta perché la spiaggia davvero meritava, è stata dettata dal fatto che abbiamo alcuni amici italo brasiliani che vivono laggiù, in una zona molto bella e residenziale con case nuove tutte con piscina condominiale e appartamenti grandi e spaziosi e decisamente molto belli; con loro abbiamo festeggiato la festa della Repubblica con un ottimo churrasco (barbecue) tipicamente brasiliano e ci siamo cimentati anche noi nel farlo e non solo nel mangiarlo. Abbiamo vissuto una serata tipicamente brasiliana con abitanti del posto, nostri amici.





Rientrati a Canasvieiras, questa volta con Uber e quindi spendendo solo 30 Reais, ci siamo fatti un giro per il paese molto più animato della sera prima proprio per questa festività e dopo una açai in una delle tante sorveterie a buffet, ovvero ti servi tu il gelato che preferisci, lo guarnisci e poi lo paghi a peso., ci siamo bevuti una caipirinha e siamo rientrati in pousada.

La scelta della prossima spiaggia, per domani, è caduta su Praia Mole, che non è all'estremo sud come Campeche, ma ci hanno detto meriti lo stesso… Vedremo. 

giovedì 15 novembre 2018

GIORNO 10: Canasvieiras, spiaggia e quartiere

Giornata dedicata alla spiaggia di Canasvieiras e alla zona che abbiamo scelto come meta della nostra vacanza a Floripa.
Forse abbiamo fatto un errore di valutazione...tra le spiagge più belle dell' isola ci sono: Campeche e l'isola omonima di fronte, Joaquina, Lagoinha e sono tutte a sud mentre noi siamo a nord e per quanto la spiaggia di Canasvieiras sia dignitosa, é decisamente meno bella delle altre e anche di quelle che fino a qui, in questa vacanza, abbiamo visitato, perciò col senno di poi avremmo dovuto scegliere la zona sud a scapito di locali e ristoranti, ma con spiagge migliori. L'isola è  grande, le distanze sono ampie e per raggiungere il sud ci vogliono più di 40 minuti di taxi e un'ora e mezza di bus.
Nonostante questa valutazione, la zona di Canasvieiras merita di essere vista. Residenziale, tranquilla, pulita, ordinata, alla sera si anima tra le sue vie ricche di locali e di ristoranti, frequentati da giovani e, anche ora che siamo in bassa stagione, è viva e brillante. Un Brasile meno reale e più turistico, un paesello che ricorda vagamente quelli della Costa Azzurra, negozi non paragonabili a quelli chic di Buzios, ma nemmeno alle botteghe locali di Arrail. Qui il turista europeo viene in vacanza e sebbene nessuno parli inglese (solo portoghese!), sono tutti più pratici con il turista non brasiliano, basta notare il numero esorbitante di agenzie per escursioni che si susseguono in pochi metri!  Non mancano nemmeno gli uffici cambio, vi consigliamo "Forte Cambio" sulla via principale, in centro, personale gentile e cambio buono.

Mattinata trascorsa nella zona più a ovest della lunga, ma stretta, spiaggia, meno frequentata. Sdraiati sulla sabbia ci siamo goduti tranquillità e relax, per poi avventurarci al centro della spiaggia per pranzare. La scelta è caduta sul ristorante "Trilegal", grande struttura sul mare, edificato nell'81 di fronte alla piazza dove si erge la statua dedicata al fondatore di Florianopolis, vanta una bella terrazza in legno affacciata sulla spiaggia e anche alcuni tavoli direttamente in spiaggia in funzione di "baracca". Abbiamo preso camarao ao bafo, ovvero gamberi al vapore, e una mega insalata mista fatta di uova di quaglia, pomodori, mais, cetrioli e cetriolini sotto olio, palmito, piselli, carote, olive e barbabietole rosse. Scelta  leggera e indicata per prepararci alla serata che si presenta più impegnativa....



Serata dal ristorante "Churrasco ao vivo", argentino/brasiliano, del 1988, non centralissimo, molto grande come molti ristoranti della zona. Abbiamo preso il menù che includeva parilla Argentina (grigliata con bife ancho, lombinho de porco e linguiça) preceduta da chorazon de galinha e accompagnato da riso, chimichurri, farofa, insalata mista e patatine fritte. Ci siamo concessi anche la mousse di maracuja per Stefano e ananas con lime per me. Il tutto con del vino rosso terribile. Un Cabernet cileno che faceva parte del menù, ma di cui io avrei fatto a meno, ma si sa in Brasile, per chi non pasteggia ad acqua come me, deve pasteggiare solo con la birra ...Brahma, Skoll o Antartica.



Domani destinazione Iglesias dove vive una coppia di nostri amici. Lì dalle 17 inizieremo il tradizionale churrasco brasilano che è un po' come i barbecue americani, innaffiato da birra, e in grado di protrarsi fino a tarda notte...

mercoledì 14 novembre 2018

GIORNO 9: verso Florianopolis

Ore 6,30 siamo partiti da Arrail con il bus 1001 in perfetto orario. Viaggio comodo, bus nuovo. Abbiamo incontrato un po' di traffico alle porte di Rio de Janeiro e così abbiamo ritardato l'arrivo di quasi 45 minuti. Il bus ci ha scaricato alla Rodoviaria centrale di Rio dove abbiamo preso il taxi per l'aeroporto. Attenzione a non incappare, come è successo a noi, nei tassisti abusivi. Taxi fatiscente, 10 Reais a km, quando invece la tariffa per l'aeroporto deve essere fissa a seconda delle diverse zone, e soprattutto non si sa mai con chi ti trovi a bordo. Nel nostro caso è andata bene, ma siccome ci ha lasciato quasi in mezzo alla strada e alla zona arrivi, invece di pagargli 136 Reais gli abbiamo dato solo 100 Reais: prendere o lasciare!
All'aeroporto un po' di caos dai check in della "Gol", noi avevamo già fatto il check in on line ma è mal segnalato come caricare le valigie.
Pranzato nel vip lounge "Plaza Lounge", finalmente comodo rispetto al nostro gate. Lounge molto elegante, pranzo ricco a buffet, ottima soluzione.

Purtroppo il volo era in ritardo. Siamo decollati circa un'ora dopo rispetto al previsto e arrivati all'aeroporto di Florianopolis, o Floripa per abbreviare, alle 15.05. Circa 40 minuti di taxi e 100 Reais per raggiungere Canasvieiras e la nostra pousada: Tissiano, leggermente decentrata (circa 5 minuti a piedi dalla zona di negozi e ristoranti) ma di fronte alla spiaggia di Canasvieiras che è solo una delle tante spiaggie dell'isola, una tra le più piccole e probabilmente trascurabili, ma siamo arrivati che già l'alta marea aveva inghiottito tutto...
La pousada è semplice, come previsto, ha una piccola piscina, ed è meno caratteristica e in parte più moderna di quella di Arraial, sorge in una zona nuova con molti residence. La nostra stanza é la numero 4.
Canasvieiras ci è apparsa immediatamente più moderna di Arraial. E stato come avere fatto un salto di ritorno nella civiltà, come già accaduto in passato in Brasile quando dalla fashion Jericoacoara siamo andati nella sperduta Moitas...qui ci sono diverse catene (Bob's e Subway) e indubbiamente già a prima vista è molto più turistica e frequentata di Arraial do Cabo, resta da capire meglio come muoversi per l'isola. Noi abbiamo scelto la zona di Canasvieiras perché ci è stata indicata come tranquilla, ma animata e ricca di locali e ristoranti, ma Florianopolis ha diversi centri e circa cento spiagge ed una popolazione di  420000 abitanti circa (QUI per maggiori informazioni sull'isola).

Dopo giorni di bagordi i miei problemi di colon irritabile si fanno sentire 😔.. Ci siamo presi così una pausa cibo con una serata di digiuno...domani si ritorna attivi !!

martedì 13 novembre 2018

GIORNO 8: Pontal do Antalaia, la spiaggia del pontile

Stamattina ci siamo imbarcati al porto e grazie a un taxi boat (all'ingresso del porto c'è la possibilità di scegliere tra passaggi in barca come vere proprie escursioni oppure optare per il taxi boat) abbiamo raggiunto la spiaggia di Pontal do Antalaia con circa 10 minuti di navigazione al costo di 15 Reais a tratta a persona. Siamo giunti nella splendida spiaggia famosa soprattutto dalle fotografie che ritraggono Arraial perché è conosciuta come la spiaggia del pontile infatti noi siamo giunti dal mare, ma ci siamo immeditamnete recati sul pontile di legno, che è una scalinata lunga e che conduce direttamente alla spiaggia dall'alto della strada e da cui si gode una magnifica vista, per scattere delle belle foto. La spiaggia è suddivisa fondamentalmente in due parti una dove attraccano le barche e dove non ci sono baracche se non una piccola che fa prevalentemente da bere e ha molti meno ombrelloni dell'altra parte dove ci sono alcune baracche, anche se non dotate degli stessi servizi di quelle sulle altre spiagge in quanto la spiaggia è all'interno di un golfo e di fronte ad essa l' isola do Farol con l'omonima spiaggia che però non abbiamo visitato perché occorreva un altro tragitto di taxi boat.
Pontal di Antalaia è anch'essa una spiaggia dal sapore caraibico un po' meno affollata sebbene si tratti del fine settimana.
Non abbiamo mangiato anche se c'era la possibilità di diverse specialità portate dai ragazzi della spiaggia come pollo fritto e gamberi a spiedino e anche la salada se frutas, che altro non è se non la macedonia.
Come previsto ci siamo imbarcati alle ore 15:00 anche se occorre segnalare che il taxi boat parte solo quando ha un numero discreto di passeggeri perciò la media di attesa a bordo é di circa mezz'ora. Abbiamo deciso di mangiare una volta rientrati e ci siamo recati all'"Astral beach": un piccolo ristorantino dal sapore Hawaiano che rimane poco distante dalla nostra pousada dove abbiamo mangiato açai con granola per me e per Stefano un hamburger artigianale fatto con 180 g di carne bacon e formaggio: a detta sua uno dei migliori hamburger che ha mangiato nella sua vita. Locale molto carino gestito da una coppia e che propone diverse specialità dal gusto internazionale piuttosto originali.



Alla sera ci siamo recati a Praia Grande per godere del tramonto sulla spiaggia e perché avevamo scelto uno dei tanti ristoranti che in quella zona propone una delle specialità di Arraial:  camarao na moranga (zuppa di gamberi dentro la zucca), ma purtroppo il lunedì numerosi ristoranti  sono chiusi e così ci siamo ritrovati per l'ennesima volta a cenare al "Picana na brasa" e questa volta abbiamo optato per un filet mignon con i vari accompagnamenti anche questo davvero eccezionale.




Domani mattina lasceremo Arraial con bus 1001 alle 6:30 (indubbiamente la soluzione più comoda ed economica per raggiungere Rio de Janeiro, e potete visitare il sito Internet per scoprire prezzi e orari: QUI) che ci condurrà a Rio rodoviaria per poi prendere un taxi che ci porterà all'aeroporto dove prevediamo di partire alle ore 12:40 per Florianopolis.
Lasciamo Arraial senza aver visto purtroppo una delle spiagge che avevamo previsto ovvero Prainha che é la lunga spiaggia all'ingresso del paese, ma purtroppo i due giorni di pioggia ci hanno impedito di portare a termine il tour previsto.
Le considerazioni generali sulla Arraial do Cabo sono estremamente positive: è un paese non molto grande, ma molto brasiliano e con delle belle spiagge, economico, semplice, ma sicuramente un pezzo di Brasile da vedere.

Adesso siamo curiosi di scoprire Florianopolis....

lunedì 12 novembre 2018

GIORNO 7: la caraibica Praia Grande

Si dice che Arraial do Cabo sia i Caraibi del Brasile, e dopo aver visto Praia Grande si capisce il perché. Una lunga ed incontaminata spiaggia bianca, dalla sabbia simile al borotalco e l'acqua trasparente e dai colori che variano dal blu, all'indaco, al verde, se non fosse per la temperatura molto fredda dell'acqua e per la presenza delle baracche sulla spiaggia, sembrerebbe davvero di essere ai Caraibi.
Ci siamo sdraiati sulla spiaggia, lontano dal caos domenicale e abbiamo fatto una lunga passeggiata sulla battigia sotto il caldo sole brasiliano, poi abbiamo pranzato al "Restaurante Deck Praia Grande" che ha anche i tavolini sulla spiaggia. Cibo già mangiato, ovvero insalata con gamberi aglio e olio per me e calabresa acebolada (la calabresa è un tipo di linguiça) con apim fritto per Stefano più un bolinho di apim con gamberi.
Poi abbiamo intrapreso una camminata sulle alture della Praia, tra i cactus, per goderci la meravigliosa vista dall'alto di una delle spiaggia brasiliane più belle che abbia mai visto.
La zona di Praia Grande, così come ci era parso l'altra sera, é in parte più moderna di Praia Dos Anjos, ma la nostra zona, nel centro storico, a poco più di cinque minuti da Praia Grande, è sicuramente più affascinate.


Non ci piace doppiare i ristoranti, ma in questo caso meritava davvero così siamo ritornati al "Picanha na pedra" che si conferma essere il miglior ristorante che abbiamo provato fino ad ora; questa volta abbiamo deciso di fare il churrasco a rodizio e ci hanno portato più di 10 tipi di carne diversi con la possibilità di ripetere senza contare gli accompagnamenti che erano talmente numerosi da non essere riusciti a finirne nemmeno la metà e tutto questo per l'incredibile cifra di 136 Reais ovvero circa €33 in due incluso le bevande. Noi siamo abituati anche quando giriamo il resto del mondo a provare sempre un ristorante che faccia rodizio brasiliano e i prezzi sono piuttosto alti, in questo caso il rapporto qualità prezzo è davvero impagabile, ovviamente il ristorante è non solo semplice, ma anche poco invitante dal di fuori, però è davvero il caso di dire che l'abito non fa il monaco e dopo aver assaggiato la miglior picanha degli ultimi anni, questa sera abbiamo fatto uno dei migliori rodizio degli ultimi anni!!




domenica 11 novembre 2018

GIORNO 6: Praia do Forno con (finalmente) il sole!

E sole fu.
Finalmente dopo due giorni di pioggia il sole è tornato a splendere ad Arraial do Cabo.
Con una camminata di circa 10 minuti dal centro storico di Arraial e da Praia dos Anjos siamo arrivati a Praia do Forno (in alternativa si può optare per il taxi boat): la seconda spiaggia che visitiamo nel nostro viaggio. Passeggiata in salita in un sentiero che domina il golfo e una vista splendida sulla spiaggia dall'alto. Purtroppo oggi è sabato e la spiaggia è piuttosto affollata dai tanti brasiliani che nel fine settimana vengono qui o che semplicemente non lavorano e si dedicano alla famiglia.
Ci sono quattro grandi baracche, noi scegliamo la prima: "Chiosque do Forte I" perché l'unica a fornire sedie a sdraio, le altre hanno solo sedie. Qui si paga 30 Reais per tutto il giorno (incluso ombrellone), ma volendo ci si può anche sdraiare semplicemente sulla spiaggia finché la marea non si alza. La spiaggia è tra due monti, una lunga insenatura, selvaggia, ma non molto lunga, l'acqua è blu, ma ancora un po' mossa a causa dei passati temporali. Mangiamo qui: insalata con pomodoro e gamberi aglio e olio (solo olio in realtà perché io non mangio aglio) per me e carne salada con patatine fritte per Stefano. Pasto discreto, non troppo abbondante, ma meglio non esagerare tutti i giorni.... Così quando saliamo dalla spiaggia mi concedo un'altra delle pietanza che più amo del Brasile: açai bowl con fragole fresche e granola, ovvero muesli, al "Frutos de Goia" una catena dove la fanno artigianalmente e con la frutta fresca. Sono in molti a proporre l'açai, e negli anni ha preso piede come sostitutivo del gelato, molto spesso però è confezionata. Per chi non sa cosa sia l'açai, si tratta di un frutto tropicale originario del sud America, simile al mirtillo, da cui si ricavano delle bacche violacee che frullate con ghiaccio formano una sorta di granita, tipo quella siciliana. Una vera e propria delizia ...



Serata con cena a base di baccalà al ristorante "Bacalhau do tuga", portoghese, abbiamo scelto due specialità: casquinha do Bacalhao, una sorta di grossa palla cotta al forno con baccalà e patate, e il piatto principale: lombo ai prefeito con baccalà,  patate, bacon, uovo sodo, chorizo e carote servito in una pirofila di ghisa; devi attendere circa un'ora per la preparazione del piatto però molto gustoso. Il baccalà e onnipresente nella cucina brasiliana, ma soprattutto sotto forma di bolinhos, perciò questo è stata un po' una scoperta anche per me. Non sono una grande amante del baccalà però il piatto era estremamente saporito.
La serata si è conclusa ancora nel miglior bar di Arraial... "Do Farol bar" , anche perché è l'unico bar che c'è , con ottime capirinhe e di nuovo musica dal vivo.
Domani, tempo permettendo, ci dedicheremo alla visita di Praia grande .


sabato 10 novembre 2018

GIORNO 5: la chic Buzios ancora sotto la pioggia

Piove. Ma qualcosa di positivo, questa incessante pioggia, l'ha portato...se non avesse piovuto, non saremmo mai andati a Buzios, prima di tutto perché é un po' distante (circa 1 ora e 40 di bus, con cambio a Cabo Frio) e poi perché davvero non la immaginavamo così bella. Ne ho sempre sentito parlare come la Montecarlo carioca, perciò credevo fosse estremamente costruita ed estremamente cara, invece è una vera e propria perla. Locali alla moda, ristoranti uno più bello dell'altro, boutique chic e tutto questo con prezzi più che accessibili, non poi così diversi da Arraial do Cabo. Poco brasiliana, certo...estremamente commerciale e turistica, ma molto bella. Si sviluppa lungo il mare con una bella passeggiata ricca di ristoranti e poi nelle vie interne tra negozietti eleganti e locali fashion. Il paese, diventato famoso negli anni '60 grazie a Brigitte Bardot che trascorse una lunga vacanza a Buzios all'apice della sua carriera, le ha dedicato una statua sul lungo mare e vanta anche un piccolo cinema con i film del momento ...per pranzare avevamo davvero l'imbarazzo della scelta e abbiamo optato per il "Buda Beach", lungomare, imitazione del più noto Buddha Bar per stile e tipologia, ad attrarci un'ottima promozione sull'aragosta, così abbiamo preso aragosta per due (ben tre aragoste con riso e contorno di mango, patate e ananas grigliati) al costo di 138 Reais ovvero circa 30 €: ottima scelta e ottimo locale, sebbene, ripeto, poco brasiliano. Lasciate perdere Cabo Frio che è trascurabile, ma non vedere Buzios sarebbe stata una perdita per il viaggio, anzi avrebbe meritato almeno un paio di notti, sebbene le spiagge belle siano un po'  più distanti dal centro, rispetto alla collocazione similare di Arraial do Cabo.




In serata ci siamo spostati a Praia Grande, con la speranza di riuscire a vederla anche di giorno, per cenare al "Sol na cozinha", prenotato con "The Fork", all'interno della più bella pousada di Arraial do Cabo: "Pousada Caminho do Sol". Ristorante altrettanto bello, decisamente elegante e al di sopra degli standard locali molto semplici anche nella zona di Praia Grande. Cucina raffinata con contaminazioni asiatiche. Abbiamo preso il menu da 69 Reais con: carpaccio di filetto per me (un po' scarso) e ceviche di pesce (più abbondante) per Stefano, seguiti da un meraviglioso risotto con le aragostelle per me e un filetto al pepe verde con fettuccine al pomodoro per Stefano e per concludere frutta flambé per me e mousse al maracuja per lui. Ottime scelte e ottimo prezzo.




Domani non dovrebbe più piovere, e ce lo auguriamo anche perché vorremmo vedere non solo ristoranti, ma anche le spiagge della zona ...

venerdì 9 novembre 2018

GIORNO 4: a Cabo Frio sotto la pioggia

Come ampiamente previsto, oggi ha piovuto per tutta la giornata. Perciò, e perché avremo necessità di cambiare i soldi, siamo andati a Cabo Frio. Fermata dell'omnibus di fronte alla pousada, costo biglietto 5,55€ Reais a tratta, a persona, tempo di percorrenza circa 30 minuti, per raggiungere Cabo Frio sotto la pioggia. Lì l'impresa è stata quella di trovare un ufficio cambio! Solo dopo aver girovagato a lungo finalmente l'agenzia Malizia ci è giunta in soccorso, cambiandoci i nostri euro; diversamente ci si può rivolgere alle numerose banca facendo una lunga fila e senza essere certi che vi possano cambiare i soldi senza avere un conto corrente bancario.
Cabo Frio è una città, 186000 abitanti circa, mediamente caotica, con i soliti negozietti per turisti accanto a ristoranti non particolarmente alla moda e una splendida spiaggia di sabbia bianca, probabilmente la nota più degna della città che diversamente non è particolarmente affascinante.
Abbiamo mangiato a buffet, al ristorante "Brasa", dove si può scegliere anche la carne dal churrasco e il costo non varia sebbene non si possa fare un secondo giro quindi il consiglio, se si è affamati, è di riempire il più possibile i piatti. Qualità buona, soprattutto quella della carne, il locale ricorda una mensa, ma il tutto è talmente economico da lasciare davvero senza parole...abbiamo speso 32 Reais in due, bevande incluse, per i piatti nella foto...ovvero poco più di 7,50 € !!!



Serata con cena a base di moqueca, ma la versione cabrista (ovvero di Arrail do Cabo) ricetta originale del ristorante "Pimenta rosa", ovvero con l'aggiunta di pesce spada e calamari alla classica versione con gamberi. Molto gustosa.
Il ristorante rimane in una via secondaria poco trafficata, ma è tra i pochi più "alla moda" a Praia dos Anjos con un'attenzione particolare all'arredamento.



La giornata si è conclusa al "El Farol Bar", unico bar della nostra zona (se si escludono i baretti frequentati solo da brasiliani che in pratica sono atri o sottoscala di abitazioni), con musica dal vivo brasiliana e ottimi cocktail.

Anche domani è prevista pioggia ...ahimè ...perciò l'idea è quella di andare a Buzios, quella che chiamano la Montecarlo del Brasile, per scoprire se sia davvero così.

giovedì 8 novembre 2018

GIORNO 3: inizio vacanza relax ad Arraial do Cabo






Siamo arrivati ad Arraial Do Cabo anche se a causa dell'incompetenza e la disorganizzazione dell'agenzia viaggi "Riosul" di Rio de Janeiro abbiamo rischiato di non arrivare a non mi dilungo oltre, vi segnalo solo di non prenotare mai nulla con questa agenzia locale.
Partiti alle 8,45 da Rio siamo arrivati ad Arraial alle ore 11.30 con bus turistico e spendendo in due 300 Reais, ma vi sconsiglio questa soluzione. Ritorneremo infatti a Rio, la prossima settimana, con un servizio di bus locale che costa decisamente meno (50 Reais a testa) e parte comodamente dal centro del paese ogni ora.
Sistemati all'hotel "Praia dos Anjos", che nonostante il nome si tratta di una pousada che si affaccia direttamente sulla spiaggia Praia dos Anjos (per chi non sa cosa sia una pousada, beh è una sorta di bed and breakfast brasiliano, molto caratteristico, semplice, solitamente gestito a livello famigliare). Camera 203, pousada molto carina, comoda, stanza, come in ogni pousada, piccola e con un armadio con pochissimi omini, ma questo fa parte del fascino delle pousada. Il Brasile, escluso le grandi città, va girato soggiornando nelle pousade...fa parte del folklore locale. Curiosa di scoprire la colazione, domani mattina, solitamente molto ricca...
Ci siamo catapultati in spiaggia, perché il tempo sembrava virare sul brutto, invece la giornata è stata spettacolare e ci siamo goduti il sole e la spiaggia, dove abbiamo inaugurato la nostra vacanza relax pranzando in una baracca (si chiamano così i ristorantini sulla spiaggia dove tu liberamente utilizzi le sedie a sdraio o i lettini per l'intera giornata decidendo di consumare lì) "Tia Teresa", menù semplice, prevalentemente di pesce, e la scelta come avete visto nel video è caduta sull'ottimo bobo de camarao (trovate qui la ricetta) accompagnato da riso bianco e preceduto da bolinhos de bacalao (frittelle tonde di baccalà). Poi un rapido giro nel centro accanto a noi e per ora mi sento solo di segnalare la mancanza di uffici cambio, perciò meglio cambiare a Rio prima di arrivare qui, perché nemmeno le pousade cambiano i soldi, sebbene ovunque accettino le comuni carte di credito. Per cambiare occorre andare a Cabo Frio, a venti minuti di bus, e il bus passa ogni mezz'ora.
Arraial do Cabo non ha solo un centro, ma diverse zone centrali ognuna legata ad una spiaggia differente e nei prossimi giorni visiteremo quelle spiagge .
La nostra zona non è particolarmente moderna e sembra che il turismo ci sia da anni, inoltre non si tratta di un paese solo per turisti perché qui vivono anche molti brasiliani. La zona è tranquilla, ben servita dai bus e ricca di supermercati, negozi di abbigliamento e ristoranti, prevalentemente a self service, che qui spesso significa a kilo, ovvero prendi tutto ciò che vuoi e poi paghi a kilo con una media di circa 70 Reais a kg (circa 19€). Io prediligo questo genere di ristorante per pranzo, perciò stasera siamo andati in una Churrascaria à la carte, dove finalmente abbiamo mangiato la picanha (Churrascaria "Picanha na brasa", rua Nereo Ramos) accompagnata da riso, farofa, fagioli e cicorino, patatine fritte e insalata russa, presentata "na brasa" ovvero sulla brace con la linguiça e credeteci abbiamo provato un piacere oserei dire orgasmico nel mangiarla..la picanha dovrebbe essere patrimonio dell'Unesco!

Domani danno pioggia. Speriamo si stiano sbagliando...

mercoledì 7 novembre 2018

GIORNO 2: Rio de Janeiro

Dopo un lungo volo di più di 11 ore siamo atterrati questa mattina alle 7, ora brasiliana, in perfetto orario; volato con un po' di turbolenza,  ma ottimo servizio a bordo. Abbiamo dormito circa 5 ore dopo aver visto ben due film ("Deadpool 2" e "Hell or high water" ). Trasferimento in taxi attraverso il traffico della città: costo del taxi 65 Reais (circa 15 euro) per un tragitto di quasi 45 minuti dall'aeroporto fino alla zona di Catete dove abbiamo prenotato l'hotel "Royal Regency"; la stanza non era ancora disponibile (ovviamente perché erano solo le 9:00 del mattino), ma alla reception gentilmente ci hanno preparato la prima disponibile e abbiamo aspettato solo tre ore e alle 12:00 eravamo già in stanza. Nell'attesa abbiamo approfittato per visitare la zona che non conoscevamo: siamo già stati a Rio e non vogliamo parlare della classica Rio che tutti conoscono, ovvero Copacabana o Ipanema, questa volta ci siamo voluti fermare in questa zona un po' decentrata proprio per conoscere qualcosa di nuovo. Catete si trova vicino alla più nota Flamengo ed è una zona ricca, con molti supermercati e mercati per la strada, case in stile coloniale che andrebbero in parte ristrutturate, ma che donano molto fascino a questa particolare zona. Qui come nel resto della città non mancano ristoranti e chioschetti dove bere o mangiare e ci siamo fermati a bere vitamina mista in uno di questi. La vitamina mista la si trova in ogni angolo di Rio de Janeiro: si tratta di frutta fresca che viene frullata con il ghiaccio. Eccezionale !
Dopo esserci appropriati della stanza dell'albergo, che è molto elegante seppur piccolo, ha una bella hall e la nostra stanza è estremamente moderna (ci resta solo da provare la colazione domani mattina, ma direi ottimo rapporto qualità prezzo, infatti abbiamo speso soltanto €50 in due con la colazione inclusa) ci siamo spostati con la metropolitana, proprio a pochi passi dall'albergo, fino a Copacabana (costo del biglietto 4,80 Reais ovvero circa €1 con possibilità di acquistare una carta ricaricabile che permette degli sconti) e lì finalmente abbiamo mangiato la prima comida Brasileira ! Ovvero linguiça con cipolla e apim fritto e carne asada con riso alla greca e apim fritto. Per chi non sa cos'è la linguiça posso dirvi che è qualcosa di molto simile alla nostra salsiccia, ma decisamente più buona perché più gustosa e forse anche perché più grassa, mentre l'apim non è altro che la manioca fritta, presso il ristorante "Boteco Cevada", arredato con semplicità: tavoli in legno tipicamente brasiliani, servizio veloce, piatti estremamente  abbondanti come potete vedere dalla foto, in una delle traverse che conducono alla passeggiata di Copacabana.



Il pomeriggio si è svolto passeggiando sulla spiaggia di Copacabana perché purtroppo non c'è stato sole, abbiamo poi raggiunto con un taxi la praia Vermelha che rimane ai piedi della funivia che conduce fino al Pao de azuçar dove siamo già stati l'ultima volta perciò non vi parleremo nemmeno di quello. Questa spiaggia è molto piccola è soggetta al mare che lascia molti rifiuti sulla battigia, però si può ammirare il Pao de azuçar direttamente dalla spiaggia ed è molto bello...

Serata invece in tipica Churrascaria dal nome "Majorica" in rua Senador Vergueiro 15/10:  abbiamo prenotato con "The Fork" dall'Italia e il ristorante si trova a pochi passi dal nostro albergo. E qui lascio parlare il nostro video.



Domani partenza ore 8.30 dall'albergo per il trasferimento di quasi tre ore ad Arraial do cabo dove inizierà la nostra vacanza relax... 

lunedì 5 novembre 2018

GIORNO 1: la partenza

Si parte !!!!!!!!!!
La vacanza comincia dalla Sala Monteverdi di Milano Malpensa, zona imbarchi A,  lounge convenzionato con Priority Pass (ingresso eventuale per chi non ha Priority Pass tra i 25€ e i 28€). Non è la prima volta che visitiamo questo lounge, da tre stelle: bagno pulito, cibo sempre disponibile e di discreta qualità, comodo. Qui come da tradizione iniziamo la vacanza con il classico aperitivo.
Ci aspetta un volo per Francoforte di poco più di un'ora.
Volo Lufthansa in orario, ci servono un sandwich prosciutto e formaggio e bevande senza supplemento (disponibile anche il vino senza supplemento !) anche se noi non lo mangiamo perché io non posso e Stefano ha già abbondato con l'aperitivo. Vorremmo visitare il lounge del gigantesco aeroporto di Francoforte, ma camminiamo per circa 20 minuti per raggiungere la zona C e lì ahimè non c'è nessun lounge convenzionato con Priority Pass, come troppo spesso accade quando viaggiamo al di fuori dell'Italia. Priority Pass ha la convenzione con la carta American Express Platino che lo fornisce gratuitamente (altrimenti ha un costo annuo molto alto che va dai 150€ in su), e perciò ci è comodo, ma purtroppo le sale sono spesso posizionate in zone poco vicine agli imbarchi internazionali.
Così ora siamo davanti al fate C15 in attesa di imbarcarci per Rio de Janeiro tra circa un'ora. Volo di 11 ore, cena a bordo (io ho fatto richiesta del pasto senza glutine), arrivo previsto domani mattina ora locale 6.50 a Rio.
Prossimo appuntamento con il blog, per il giorno 2, domani, quando finalmente mangeremo in terrà brasiliana...


Finte capesante con beurre blanc - vert